La realtà virtuale è in grado di generare esperienze trasformative capaci di indurre una nuova consapevolezza nel soggetto, accompagnandolo in una revisione e ristrutturazione del sistema di credenze e di valori (Gaggioli et al., 2019). Questa tecnologia permette infatti di far viver e sperimentare “infiniti mondi possibili” in cui è possibile
volare, diventare un’altra persona, come Freud (Osimo et al., 2015) o Albert Einstein (Banakou, Kishore & Slater, 2018), o essere travolti da un’esperienza emozionale tale da indurre ad un cambiamento (Chirico et al., 2018). Le esperienze emotive generate dall’esperienza in realtà virtuale sono essenziali nel processo di trasformazione, perché permettono all’utente di elaborare una nuova consapevolezza del contesto fisico e sociale in cui è inserita e costruire quindi nuovi significati. È nell’utilizzo trasformativo della realtà virtuale che promuove esperienze di catarsi emotiva finalizzate ad un cambiamento profondo che si inserisce la
Psicologia Aumentata. Si tratta di un innovativo modello di integrazione della realtà virtuale nella psicologia, che si basa sulle ultime frontiere della ricerca psicologica e impiega le esperienze immersive come vere e proprie narrazioni virtuali applicabili in ambito psicologico e psicoterapeutico per facilitare il processo di cambiamento. Attraverso le esperienze immersive, il paziente è protagonista della scena e vive in prima persona racconti trasformativi dal contenuto metaforico – come una barca che supera la tempesta, una montagna da scalare, o l’incontro con un drago – che diventano una fonte ricchissima di intuizioni e perturbazioni, da poter rielaborare con lo psicologo/psicoterapeuta, al fine di estendere e amplificare l’esperienza terapeutica.